Miele di Erica

COS’È IL MIELE DI ERICA?

Chiamata in molte parti d’Italia “scopo” è una specie dalla quale le api ricavano un ottimo miele. Proviene dall’Erica arborea, arbusto cespuglioso che raggiunge anche i 4-5 metri di altezza. Tipico della macchia mediterranea sempreverde, esistono diversi tipi di miele di erica. In generale hanno colore variabile da ambrato chiaro a rosso scuro, consistenza semiliquida, sapore particolare e odore forte. Ricco di sali minerali, può vantare proprietà diuretiche, antireumatiche, disinfettanti delle vie urinarie, ricostituenti. E’ provata la sua efficacia come ottimo rimedio contro la gotta.

PROPRIETÀ E BENEFICI DEL MIELE DI ERICA

Il miele di erica è torbido anche quando è liquido e cristallizza rapidamente; ha un colore ambrato con picchi e riflessi di rosso ed arancione; ha un caratteristico profumo che richiama una miscela di caramello, camomilla, curcuma e zafferano.

Il miele di erica  ha un gusto che ricorda tamarindo, creme caramel e liquirizia e se riscaldato a bagnomaria, da cristallizzato torna fluido.

Ricco di proprietà antiossidanti per combattere i radicali liberi, questo miele ha anche caratteristiche antisettiche ed è coadiuvante nelle infezioni intestinali; come ben si sa il miele è un ottimo fluidificante nelle forme di tosse più insistenti.

COME PUOI UTILIZZARE IL MIELE DI ERICA

Il miele d’erica in Cucina

Il miele d’erica Masilico’ trova fantastiche applicazioni in cucina dove si sposa molto bene con spezie come noce moscata, peperoncino e cannella.

È ideale nella preparazione del chutney, uno dei principali condimenti della cucina asiatica a base di frutta, verdure e spezie. Il senso del gusto non può che rimanere estasiato nell’abbinamento con formaggi stagionati e piccanti.

Il miele di erica  è un perfetto miele “da tavola”.

Curiosità sul miele

La cristallizzazione è un processo naturale che denota il passaggio degli zuccheri dallo stato liquido a quello solido e si verifica, col passare del tempo, a causa della perdita di tutta l’umidità derivante dal nettare. In questo modo il miele acquista purezza.
Più il contenuto di glucosio e fruttosio è alto e più la cristallizzazione avviene rapidamente.